amministrazione@studiotenicoalbani.it

Studio Tecnico Albani

Studio Tecnico Albani

©


facebook
linkedin
youtube

Informativa sulla Privacy di Studiotecnicoalbani.itInformativa sui Cookie di Studiotecnicoalbani.it Informativa Legale di Studiotecnicoalbani.it

1560a426379837a663c974ad703ce7677318e23b

Condominio Gramsci

in Via Gramsci, 8-9

02015 Cittaducale (RI)

Interventi strutturali ed efficientamento energetico

Intervento di riduzione vulnerabilità sismica ed efficientemente energetico in combine. Strumento ricostruzione post sisma 2016 + Super bonus 110%

568ffbdf5ccecaae9d8ade66b14b63404e514c9e
8cb40237b269e9e134655a738922e574bb334fc9

Prima

Dopo

La scheda AeDES

Redatta a seguito di sopralluogo effettuato il 02/08/2019, riporta un

Esito di agibilità B determinato da un rischio strutturale basso con provvedimenti e non strutturale, geotecnico ed esterno basso. 

Sono stati rilevati danni medio gravi alle tamponature e tramezzi per un’estensione minore di 1/3,

danni alle scale leggeri per un’estensione minore di 1/3.

84bb960af66933cee91879384f8e141e7240623c

Individuazione dell’unità strutturale
e della tipologia costruttiva

La struttura è in calcestruzzo armato, gli elementi verticali principali sono pilastri rettangolari o quadrati; le travi di piano sono sia a spessore che non, a sostegno dei solai di piano in latero-cemento.

L’edificio, regolare in pianta, è costituito da due edifici specchiati rispetto all’asse
trasversale centrale e leggermente traslati. L’intero blocco si sviluppa su 5 impalcati, ultimo dei quali costituisce il sottotetto della struttura; la copertura è realizzata in travetti prefabbricati in c.a. e tavelloni.

Lavori svolti:

    Riparazione del danno
    Riduzione della vulnerabilità
    Fotovoltaico
    Cappotto termico
    Infissi
    Schermature solari Sostituzione delle caldaie

Sul lavoro

Intervento combinato:

ricostruzione sisma 2016 + superbonus 110%

Valutazione della vulnerabilità dell’edificio

Il RISCHIO SISMICO è un indicatore che ci permette di valutare l’insieme dei possibili effetti in

termini di danni attesi che un terremoto può produrre in un determinato intervallo di tempo, in una

determinata area, in relazione alla sua probabilità di accadimento ed al relativo grado di intensità

(severità del terremoto). Esso è il risultato dell’interazione tra l’evento naturale (terremoto) e le

principali caratteristiche di beni e vite esposte. Il rischio sismico di un territorio può essere

schematicamente valutato come combinazione di pericolosità (P), vulnerabilità (V) ed esposizione

(E): R = P x V x E.

La pericolosità sismica è definita come la probabilità che, in una data area e in un certo intervallo di

tempo, si verifichi un terremoto che superi una soglia di intensità, magnitudo o accelerazione di

picco fissata; la pericolosità è una caratteristica fisica del territorio e rappresenta la frequenza e la

forza con cui si manifestano i terremoti (sismicità del sito).

L’esposizione indica la possibilità che un territorio subisca un danno più o meno elevato in termini

economici, di perdita di vite umane e di beni architettonici e culturali.

La vulnerabilità sismica è la predisposizione di una costruzione a subire danneggiamenti e crolli.

Quanto più un edificio è vulnerabile (per tipologia, progettazione inadeguata, scadente qualità di

materiali, modalità di costruzione e scarsa manutenzione), tanto maggiori saranno le conseguenze

sulla struttura. Affinché gli edifici abbiano una bassa vulnerabilità la normativa attuale impone il

rispetto di criteri antisismici, richiedendo che le strutture manifestino una risposta duttile alla

sollecitazione tellurica.

Se da un lato non è possibile agire per modificare la pericolosità sismica di un territorio e ben poco

si può fare per modificare l’esposizione al rischio sismico, dall’altro ci sono molte possibilità di

ridurre la vulnerabilità delle costruzioni e di attuare così operazioni di prevenzione e messa in

sicurezza degli edifici.

Le Ordinanze Commissariali per la ricostruzione post-sisma 2016, in particolare la 4 e la 8 e loro

modifiche e integrazioni, non nascono soltanto per riparare il danno ma anche per consentire

un’attività di prevenzione evidenziando che un intervento di riparazione del danno debba essere

attento alla valutazione e riduzione della vulnerabilità sismica, vengono di seguito illustrate, per

l’edificio in esame, le vulnerabilità riscontrate e le soluzione adottate attraverso la sistematica

applicazione di una serie di interventi di rafforzamento locale ai sensi delle NTC vigenti finalizzati a

ridurre e/o eliminare i collassi locali.

d3356208abc32ad57abc529f798dcc601ce1fd2b
5c0b249816a330b1ea7db6698c20bae8b0141fc8

INTERVENTI DI PROGETTO

Interventi per la riparazione del danno

Revisione delle lesioni Verranno eseguiti rifacimenti di intonaci danneggiati in diverse aree dell’edificio

Interventi per la riduzione della vulnerabilità

Intervento esterno di antiribaltamento delle tamponature con rete bidirezionale in fibra di PBO

L’intervento prevede il collegamento (dall’esterno) delle tamponature alla struttura portante in c.a. (travi a spessore di bordo, pilastri o setti in c.a.), tramite la messa in opera di fasce verticali ed orizzontali di rete bidirezionale in fibra di PBO; la connessione è garantita dall’impiego di fiocchi disposti ogni 50cm di fibre unidirezionali in PBO.

Intervento di antiribaltamento delle tamponature ad intradosso solaio di piano terra Per il primo interpiano adibito alle cantine, oltre all’inserimento di fasce verticali ove possibile, l’intervento prevede il collegamento di tutte le tamponature divisorie al solaio di piano terra tramite la messa in opera di fasce ad ‘L’ di rete bidirezionale in fibra di PBO; la connessione è garantita dall’impiego di fiocchi disposti ogni 50cm di fibre unidirezionali in PBO.

Collegamento di pareti di tamponatura a doppio paramento Vista la stratigrafia della tamponatura esistente (forato - intercapedine – forato/cortina), si prevede la connessione dei due paramenti di tamponatura tramite la messa in opera di barre elicoidali in acciaio inox AISI 316 passanti.

Intervento di rinforzo strutturale dei pilastri del primo e ultimo interpiano: incremento della duttilità

Per rinforzare il livello interrato è prevista la fasciatura di tutti i pilastri, ad esclusione dei due centrali in prossimità del giunto.

 Intervento di rinforzo strutturale dei nodi non confinati trave – pilastro E’ previsto il rinforzo dei nodi non confinati trave-pilastro tramite fasciatura con rete bidirezionale in fibra di PBO per incrementarne la resistenza; per maggiori dettagli si rimanda alle tavole di progetto.

Progetti

Architettonico e Strutturale

1f135669c018dce6b58283060e996856a40ef038
015f66040ed0e46dc8d85dbcfd1a09fcbbb95a27

Studio Tecnico Albani

©


facebook
linkedin
youtube

Informativa sulla Privacy di Studiotecnicoalbani.itInformativa sui Cookie di Studiotecnicoalbani.it Informativa Legale di Studiotecnicoalbani.it