Superbonus, solo al 90% e senza cessione del credito.

Grazie al Decreto legge approvato nell'ultimo Consiglio dei ministri e già pubblicato, con data 17 febbraio, in Gazzetta Ufficiale, non è più possibile cedere il credito del Superbonus né beneficiare dello sconto in fattura. Questo almeno per chi non ha (al 17 febbraio) già deliberato i lavori e presentato la Cila: per questi, il Superbonus resta comunque operativo, ma torna ad essere una normale detrazione rimborsata in 4 anni dallo Stato. In ogni caso va ricordato che su tutta la documentazione necessaria va comunque apposto il visto di conformità dal CAF, anche se non si può più accedere alla cessione del credito o allo sconto in fattura e si indica la detrazione nella dichiarazione dei redditi.

Cessione del credito e sconto in fattura rimango invece validi per i lavori iniziati prima del 17 febbraio. In questo articolo, trovi tutti gli approfondimenti legati alla cessione del credito e allo sconto in fattura alla luce dell'ultimo decreto legge.

La seconda importante modifica, che riguarda questa volta proprio il Superbonus, è stata introdotta a fine 2022 con il decreto Aiuti-quater e prevede la riduzione della detrazione da 110% a 90% per i lavori iniziati dopo il 1° gennaio 2023. Tuttavia, lo stesso decreto ha anche dato una nuova chance alle villette, introducendo come barriera di accesso alla misura una sorta di quoziente familiare. Con la manovra di bilancio, poi, era stato prorogato al 31 dicembre il termine per presentare la Cila da parte dei condomini per rimanere nel 110% anche nel 2023.